LE FASI PRELIMINARI E LO SMONTAGGIO
Le fasi preliminari e lo smontaggio, sono tutte le operazioni, che ci consentono di denudare l’auto, per avere poi, una visione d’insieme ottimale. Questo, ci permetterà di capire in modo dettagliato, gli obbiettivi principali. Nell’articolo: “Come realizzare un piano di lavoro“, che ti consiglio di leggere, puoi approfondire l’argomento.
IL MATERIALE NECESSARIO
Il primo “step” consiste nel procurarti il materiale necessario alle opere di smontaggio. In particolare, ti serviranno “3” cose:
- Il manuale officina, non indispensabile, ma fortemente raccomandato.
- Attrezzatura di base e specifica.
- Fotografie e immagini.
IL MANUALE OFFICINA (service manual)
I tools, utilissimi, per risolvere ogni problematica legata al tuo autoveicolo, sono sicuramente i manuali officina, e/o di servizio. Queste guide, sono quelle usate soventemente, dalle auto officine specializzate per effettuare qualsiasi tipologia di intervento sul mezzo. Infatti, sono generalmente, molto esplicativi e ricchi di immagini, disegni tecnici ed “esplosi“. Disponibili, sia nel formato cartaceo, che digitale, a volte reperibili anche su supporto DVD. Ci sono, vari modi per entrarne in possesso, quello più corretto, è acquistarli attraverso siti online, come ad esempio: “Ebay” e “TecnicMan“. Per i veicoli poco commerciali, puoi provare ad effettuare ricerche, sui vari forum specifici, per marca o modello. Fidati, sono utilissimi per capire come intervenire sulla tua auto, soprattutto, quando trovi “misteri” da svelare. Anche i manuali di eventuali accessori aggiunti, sono molto graditi.
ATTREZZI DI BASE
Per quanto riguarda l’attrezzatura, di seguito, ti mostro quella necessaria per svolgere tutte le fasi preliminari e lo smontaggio, nel modo migliore:
- Set di cacciaviti.
- Set di chiavi a stella.
- Martello.
- Mazzuolo, in gomma e/o teflon.
- Chiavi a brugola, di tutte le misure.
- Chiavi a cricchetto, non fondamentali ma, molto comode.
Otre al materiale appena elencato, di cui tratto nel dettaglio nella sezione: “Gli utensili manuali“, ti consiglio di acquistare anche, uno spray sbloccante, tipo “WD40“. E’ comodissimo, sia su veicoli vecchi, rimuove la ruggine e le incrostazioni, che nuovi, bulloni con autobloccante. Ti consente di ridurre notevolmente i tempi necessari per la rimozione delle varie parti e ti evita di rovinare le componenti dell’auto. Personalmente, lo uso talmente spesso, che quasi quasi, potrei provarlo anche come olio per condire a tavola.
Molto utili, sono anche delle “scatolette di varie dimensioni“, o in alternativa, “bustine di plastica trasparenti richiudibili“. Potrai così, riporre in modo ordinato e selettivo, tutto ciò che rimuoverai e catalogarlo in ordine di smontaggio. Ti assicuro che è una pratica fondamentale.
Ti consiglio, in oltre, di reperire un rotolo di “nastro di carta adesiva“, utile, per scrivere su di esso con una biro e attaccarlo come promemoria, su un eventuale pezzo, per marcarlo. Il nastro di carta, è utile anche, per schermare parti delicate, come le superfici interne verniciate, durante la fase di rimozione, al fine di evitare danneggiamenti.
Naturalmente poi, non possono mancare, “guanti in lattice” e stracci in abbondanza. Lavorare sul pulito, è sempre un ottima idea.
Ti mostro adesso, l’attrezzatura specifica necessaria. Questa, in particolare, consiste in un semplice, “levapioli“. Nello specifico, può essere composto da “un solo utensile“, solitamente in metallo, o da un “set di più unità“, di materiale plastico. Il costo è veramente irrisorio e ti assicuro, sono davvero, indispensabili. Se ne sei sprovvisto, clicca sulle immagini qui sotto e verrai indirizzato direttamente, al sito per l’acquisto. Ti informo, che nell’articolo: “Fare acquisti su Amazon“, ho fatto un tutorial, che ti spiega come acquistare tutto il necessario, comodamente da casa. Il tutorial prende come esempio, proprio l’acquisto dei levapioli, che trovi di seguito.
FOTOGRAFIE E IMMAGINI 1
Durante tutto il processo di smontaggio, ti consiglio di scattare molte foto, da ogni angolazione possibile, su tutto l’arredo interno del tuo autoveicolo, per evitare dimenticanze, relative al posizionamento dei vari elementi. In questo caso è meglio esagerare, fotografa prima, durante e dopo, la rimozione di ogni singolo pezzo. Preso dalla foga di smontare, darai per scontato molti interventi, ma, ti assicuro, che inevitabilmente, tralascerai sicuramente qualcosa.
Ok. Dopo aver reperito tutto il necessario, ed eseguito un primo “book fotografico”, puoi passare finalmente alla fase successiva, ma prima una semplice raccomandazione…
“IMPORTANTE. Prima di qualsiasi intervento sul veicolo, scollega i cavi della batteria. Sempre!”
LO SMONTAGGIO GENERALE
Cominciamo adesso, il procedimento di disassemblaggio, di tutte le parti interessate.
RIMOZIONE PANNELLI PORTIERE
Prendendo come esempio l’immagine qui sopra, comincia togliendo le viti a vista, lungo il perimetro “N°1″. Analizza eventuali tappi di protezione “N°2″, toglili e procedi alla rimozione delle viti sottostanti. Nel dubbio, serviti del manuale officina e cerca di capire ogni dettaglio della tipologia di assemblaggio. Smonta eventualmente le maniglie “N°3″ e/o gli alzavetri, ponendo la massima attenzione ad eventuali incastri e fermi. Solitamente, sono di materiale plastico e si rompono in un attimo. Controlla la guarnizione tra vetro e rivestimento sportello, eventualmente, se crea impedimenti, rimuovila “N°4″. Munisciti adesso, del tuo fantastico, ” levapioli” in materiale plastico e pian piano, senza forzare, infilalo lentamente. Fallo scorrere fino a trovare le clip, o i pioli “N°5″. Forza leggermente e rimuovi i sistemi di fissaggio, uno a uno. Se lo sforzo è eccessivo, usa in alternativa, il levapioli in metallo, ma, prima di usarlo, metti nel punto di leva, il nastro di carta, o uno straccio, per proteggere la carrozzeria. Attenzione ai cavi elettrici, per comodità e per evitare danni, separa i connettori “N°6″.
Nei video che seguono, puoi vedere la tecnica nel dettaglio e approfondire l’argomento.
FOTOGRAFIE E IMMAGINI 2
Bene, ora, interrompi il mestiere di carrozziere, e riprendi quello di fotografo. Scatta altre immagini. Comincia con l’interno delle portiere e dei pannelli abbinati. Prosegui con tutti i punti di fissaggio, gli abbinamenti, e gli incastri dei vari pezzi.
RIMOZIONE DEI SEDILI
Per quanto riguarda la rimozione dei sedili anteriori, presta attenzione ad eventuali protezioni in plastica o di altra natura, a copertura dei sistemi di fissaggio. Nel caso, naturalmente, rimuovili. Successivamente, procedi svitando i bulloni che fissano le staffe al telaio, facendo scorrere i sedili, alternativamente avanti e in dietro. E’ un operazione molto semplice, quindi non mi dilungo oltre. Unica raccomandazione, se i tuoi sedili, sono regolabili elettricamente, o riscaldanti, o dotati di airbag, o di avviso per le cinture di sicurezza, presta attenzione. Saranno presenti sicuramente, dei connettori elettrici. Ricorda in oltre, prima di procedere alla rimozione dall’abitacolo, che le sedute, sono decisamente voluminose e scomode da manovrare. Quindi, ragiona attentamente sui movimenti da effettuare, fare danni, è un attimo.
La rimozione dei sedili posteriori è solitamente più semplice rispetto a quelli anteriori. Ti basterà, infatti, sganciarli, e successivamente, togliere i bulloni che fissano le cerniere, se ci sono. Attenzione a probabili viti, che potrebbero bloccare lo schienale. Ricorda, in oltre, che alcuni modelli, incorporano al loro interno, le cinture di sicurezza, che vanno pertanto, smontate prima della rimozione del sedile stesso. Come per quelli anteriori presta la massima attenzione ai dispositivi elettrici e meccanici.
FOTOGRAFIE E IMMAGINI 3
Anche in questo caso, una serie di foto riguardanti i sedili e i relativi punti di attacco, non guasta. Lo so, è una rottura, ma pensa se avessi dovuto fare tutti questi scatti, con una “antica“, macchina fotografica a pellicola. Con il costo dello sviluppo, di tutte queste foto, ti conveniva sicuramente, comprare un camper bello e pronto!
RIVESTIMENTI PERIMETRALI E SOTTOTETTO
Quasi la totalità delle plastiche, che rifiniscono il perimetro interno, sono generalmente fissate con delle semplici clips, pioli e tenute in posizione con l’aiuto delle guarnizioni sulle portiere. Prima di tutto, quindi, togli tutte le guarnizioni dagli sportelli. Occhio a non romperle, a volte, hanno prezzi davvero spropositati. Ricorda di segnare per ognuna, lo sportello di appartenenza e di marcare, anche il punto esatto in cui rimontarle.
Procedi, successivamente, alla disconnessione e rimozione, di tutte le plafoniere. Rimuovi le alette parasole e l’eventuale consolle, sopra il lato guida. Smonta tutti gli attacchi delle cinture di sicurezza, se non lo hai fatto in precedenza e anche, i dispositivi di aggancio dei sedili. Con il levapioli di plastica, poi, rimuovi tutto il resto, ricordandoti di imbustare, ed etichettare pezzo per pezzo.
E’ arrivato il momento, di smontare il sottotetto. E’ un operazione delicata, quindi, meglio farsi dare una mano. E’ voluminoso e meno soffice di quel che sembra. Nella maggior parte dei casi, va sfilato posteriormente, ponendo attenzione, a non fare danni e a non rovinarlo irrimediabilmente. Per questa operazione, indossa un paio di guanti puliti, per non sporcarlo. Il rivestimento è molto delicato, e difficile da smacchiare.
Di seguito un video che mostra proprio il procedimento per la rimozione del sottotetto.
RIMOZIONE MOQUETTE E PANNELLI ANTIROMBO
La pavimentazione, solitamente è tenuta in posizione dalla consolle centrale e dai profili battitacco, posizionati lungo il perimetro e in prossimità delle portiere. Smontando, quindi, questi elementi, l’intero rivestimento, può essere rimosso con estrema facilità. Il mio consiglio, anche in questo caso, però, è quello di smontare il tutto, con la massima calma. La moquette, il materiale isolante morbido, qualora ci fosse e lo strato di antirombo, possono riservare, amare sorprese, dovute all’utilizzo di colle, o simili. Valuta attentamente, ogni singolo spazio e passaggio, prima di intervenire. Possibilmente, estrai l’intera pavimentazione, senza effettuare tagli, perchè, anche se non dovessi riutilizzarla, potrebbe servirti come dima, per il nuovo rivestimento.
FOTOGRAFIE E IMMAGINI 4
Ancora foto. Immortala, tutti i dettagli dei cavi elettrici. Eventuali intercapedini, spazi nascosti, possibili punti di fissaggio e di ancoraggio. Tutto quello che potenzialmente, potrebbe tornare utile, in un prossimo futuro. Anzi fotografa, anche quello che, apparentemente, sembra inutile, fidati!
IL CRUSCOTTO DELL’AUTO
Le fasi preliminari e lo smontaggio, non prevedono il disassemblaggio del cruscotto, almeno non per il momento. In questo caso, infatti, salvo reale necessità, sconsiglio di procedere alla sua rimozione. Primo, perchè non saprei proprio, quale possa essere la differenza, tra un cruscotto “normale” e uno, “camperizzato”. Secondo, perchè può essere, un intervento molto rischioso e complicato, vista la quantità di pezzi da rimuovere.
“Il fattore rischio/benefici, non è dalla nostra parte”.
ANALISI E POSSIBILITA’
Ora viene il bello! Per la prima volta, hai il “vero” quadro della situazione, davanti a te. Ti renderai immediatamente conto, che l’auto così spogliata, mostra molte novità. Io, personalmente, rimango sempre colpito, nel vedere le enormi potenzialità di ogni autoveicolo. Sulla mia autovettura, ad esempio, la rimozione delle “magnifiche e minimali” plastiche del bagagliaio, mi ha consentito di aumentare la larghezza totale disponibile, di ben “35” cm. Considerando, la misura di partenza, di 131 cm, ho ottenuto un incremento di poco inferiore al “30%“. Impensabile, prima del “trattamento“.
Quindi, il mio consiglio, è di sfruttare a pieno questo particolare scenario e di effettuare tutte le valutazioni del caso.
Puoi decidere, se limitarti a risanare, acusticamente e termicamente, l’interno dell’auto, per poi, rimontare il tutto senza modifiche visibili. Il più delle volte, questa, è la soluzione migliore. Da preferire, soprattutto per evitare eventuali problemi, con il codice della strada. Ma, è anche vero, che di fronte a vantaggi elevati, vale sempre la pena, prendere in considerazione altre eventualità. A tal proposito, nella costruzione del mio personale “miniautocamper“, ad esempio, ho voluto “obbligatoriamente” un tetto sollevabile. Dopo essere entrato dentro un mezzo dotato di tale meraviglia, mi sono innamorato e non ne ho potuto proprio più, fare a meno. Se anche tu, senti il bisogno di innamorarti, dai un occhiata agli articoli, che ho scritto sull’argomento.
Li trovi nella categoria: “Il mio mini auto camper“.
Dando sfogo a tutta la tua creatività, ricorda però, che per essere in regola, con il codice della strada, tutte le modifiche strutturali, sono soggette ad una nuova omologazione. Un procedimento molto insidioso, sul suolo Italiano. In oltre, le “variazioni appariscenti”, tipo il tetto sollevabile, durante lo stazionamento su suolo pubblico, possono indurre il vigile di turno, ad investigare su ipotetiche inadempienze. Valuta quindi, attentamente, come alterare il meno possibile, l’esterno dell’ auto. In questo caso particolare, vale sempre la regola, “quello che non si vede, non esiste“. Se poi, decidi di percorrere la via più avventurosa, puoi sempre provare a ricorrere, ad un omologazione “tedesca“, immatricolando il mezzo, come autoveicolo speciale, fattibile ma dispendioso.
In definitiva, quindi, fai una bella autocritica. Un completo esame interiore. Se credi, pratica un po’ di yoga e quando sarai, un tutt’uno, con il tuo autoveicolo e l’universo che lo circonda, passa alla fase successiva: “Come realizzare un piano di lavoro“. Prendi carta e penna, o meglio ancora, il PC. Iscriviti alla mia newsletter. Accedi al “C.E.I.” e scarica il kit gratuito: “Progetto semplice“, per realizzare velocemente, il tuo progetto.
Hai preso una decisione? Hai meditato? Sono incredibilmente curioso, di sapere il tuo punto di vista.
Buon lavoro, a presto.

Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniAutocamper. Copy, blogger, graphic e web designer freelance. Mi occupo di consulenza e formazione. Amo realizzare ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua disposizione per aiutarti a dar vita al tuo progetto.