LA VETTURA GIUSTA PER ME
La vettura giusta per me? Facile, la “Mystery Machine“. Hai presente, quella del cartone “Scooby Doo“. Come dimensioni e tipologia è sicuramente un’ottima base di partenza. Per i miei gusti, appena un po’ sovradimensionata.
In fondo, è un mezzo indistruttibile e con una meccanica semplice. Capiente, ma senza gli ingombri di un autobus. Praticamente inarrestabile. Un porto sicuro, un riparo… anche da “mostri e affini“. Se non ricordi i particolari, nel video che segue, puoi vedere una ricostruzione reale, di quella rappresentata nel cartone animato.
Ispirato da questa riproduzione, forse, “leggermente” sfarzosa, ho fatto diverse ricerche in varie direzioni, ed in fine, ho trovato l’automobile ideale. “Quasi” perfetta. La mia prima scelta, infatti, è un auto molto speciale. Tantissimi pregi e per me, un solo difetto. Guarda il video e scopri le caratteristiche nascoste… dopo, ti spiegherò perchè purtroppo, per un unico semplice motivo, ho dovuto abbandonare l’idea di acquistarla e cercare inevitabilmente una valida alternativa.
Hai visto il filmato? Che ne pensi? Non si arresta davanti a niente. Arriva anche dove una normale auto si ferma. Finisce la strada, e lei, prosegue!
E’ assemblata completamente a mano! Il motore è il Toyota, Land Cruiser, da “4,2” cc. La carrozzeria e il telaio, sono costruiti interamente in acciaio inox. Un sogno. Credo però, che a questo punto, ti sarai fatto un idea sul motivo che mi ha spinto a puntare su un altro autoveicolo.
“IL PREZZO!!!”
Parte da “180.000 $” per il modello base e arriva a poco meno di “250.000 $” dollari, per quello completamente attrezzato. “leggermente” troppo, per le mie tasche.
Quindi, ho ripreso la ricerca, rivedendo “appena” un pochino i parametri.
Anzi, per trovare l’auto giusta per me, ho fatto il ragionamento inverso e cercato nella direzione opposta. Ho individuato, un modello che a parità di caratteristiche è tra i più economici e relativamente, poco conosciuto. Per abbattere ulteriormente i costi, ho deciso, in oltre, di acquistarlo usato, con l’intenzione di smontarlo e ricostruirlo completamente, migliorandolo. Rimanendo, quindi, fedele alla mia tradizione. Se hai letto, “la mia storia“, infatti, sai che è da bambino, che non faccio altro. Il modello di autoveicolo che ho scelto è ampiamente discusso sui vari forum di off-road. Purtroppo, più per i difetti, che per le qualità , anche se ha molte caratteristiche proprie dei fuoristrada più blasonati. Molti pezzi sono perfino gli stessi della Jeep, come: ponti, assali, differenziali. Il problema fondamentale, è dovuto dalla scarsa qualità dell’assemblaggio e degli interni, ma viste le mie intenzioni, poco male. Anzi, meglio! Oltretutto, la dubbia qualità costruttiva, fa si che anche il prezzo di acquisto sia più basso. Soprattutto per quanto riguarda l’usato, soggetto ad una svalutazione molto più alta rispetto ad altre vetture simili.
Non mi dilungo oltre. L’auto giusta per me, in definitiva, è un modello immatricolato nel “2007“. A prima vista, sembra uno dei giocattoli che mi divertivo a scomporre da bambino, con la differenza però, che questo è “già smontato“. Visto che l’idea, è quella di disassemblarla completamente, sono già a metà strada. Si perchè è un auto molto trascurata. Tanto, trascurata. Decisamente, troppo trascurata, ma io in fondo, sono un inguaribile ottimista… Decido quindi per l’acquisto di una “Tata Safari 4×4, 2.0 TDI“. Prelevata, con appena, “3500 €“, compreso il passaggio di proprietà .
“Ok! A questo punto puoi fare, tutti i commenti che vuoi. Compresi gli sproloqui”
Ne ho fatti tanti, anche io, man mano che risolvevo tutti i problemi meccanici, più o meno gravi. Di alcuni, vista la natura, meglio addirittura, non trascrivere…
Di seguito, se vuoi soddisfare la tua curiosità , trovi i dati tecnici di questo “particolare” modello di auto.
Adesso però, prima di procedere, vorrei fare un ringraziamento ad una persona davvero speciale. Altruista, disponibile, simpatica e molto, ma molto competente. Un riferimento per tutti coloro che vogliono acquistare un mezzo come il mio.
“Grazie Max”
Se sei curioso e vuoi approfondire l’argomento “Tata Safari“, guarda l’area riservata a questo modello, sul sito: “Fuoristrada.it“.
Sai dove può arrivare, la determinazione di un uomo? No? Ok! Allora, leggi la pagina che, il “Tata Club Italia“, ha dedicato, a Max e la sua, “Tatazza“, vedrai…
Considerando, il quadro generale, sono molto soddisfatto, della mia “Tatanka“. Sulla carta, ha del potenziale, ed è anche dotata, di primo equipaggiamento di diversi accessori interessanti. Dovrò, però, lavorare molto sulla sua affidabilità generale. Decisamente. Sgobbando sulle moto, ho compreso quanto sia necessario, ridurre a zero, o quasi, gli imprevisti di tipo meccanico. Si, perchè di qualunque altra tipologia, se ne presentano sempre, “troppi“. Più di quelli ipotizzati. Quindi, poichè, l’auto giusta per me è prima di tutto, quella che non mi lascia a piedi, e che mi consente di viaggiare in totale sicurezza, ho apportato alcune modifiche rilevanti.
Interventi eseguiti
Ho effettuato, diversi interventi sulla meccanica dell’auto. Qui, ti riporto soltanto quelli che secondo me, hanno una valenza, anche ai fini “camperistici“. Essi in particolare, riguardano:
- Impianto frenante.
- Assetto.
- Paraurti ad uso gravoso
Impianto frenante
Come prima cosa, mi sono dedicato all’impianto frenante. Ho cambiato i dischi freno e le pasticche anteriori. I tamburi e le ganasce posteriori. Ho anche sostituito il liquido dei freni e tutte le tubazioni originali, con altre più performanti, in treccia metallica. Aumentando la massa generale, un adeguamento dell’impianto, come potenza e modulabilità , è d’obbligo.
Assetto
Al retrotreno, ho interposto dei tamponi, da “50” mm, sotto le molle delle sospensioni. Eseguito una lieve modifica, alla barra stabilizzatrice, che ho reso regolabile per poterla riportare in configurazione neutra. Ho alzato l’avantreno di “35” mm. Sostituito, tutti e “4” gli ammortizzatori di serie, con unità a gas, rinforzate, a corsa maggiorata. Più adatti ad un carico elevato. Ho cambiato anche, i pneumatici di serie, con altri più performanti e con una spalla leggermente più alta. L’altezza dell’auto è così aumentata, dandomi l’opportunità , di installare esternamente, alcuni accessori, che avrebbero diminuito l’abitabilità e la sicurezza, se posizionati all’interno dell’autoveicolo.
Paraurti ad uso gravoso
Alzare solamente il corpo vettura, non era abbastanza, quindi, con l’aiuto di mio padre, “mitico“, abbiamo realizzato entrambi i paraurti, in lamiera di acciaio da “4” mm di spessore. Adesso, sopportano anche un uso gravoso. L’anteriore fornisce un punto d’attacco migliore e soprattutto protegge meglio tutta la parte meccanica. Il posteriore, oltre a snellire l’estetica, ora è portante e calpestabile. Fa da supporto ad un agevole predellino a scomparsa, per l’accesso posteriore e da sostegno alla rampa retrostante estraibile. Gli accessori di cui parlavo poc’anzi, sono stati alloggiati, proprio all’interno del paraurti posteriore. La bombola del gas, “l’unità Webasto” e il “serbatoio dell’acqua“, in particolare. Per i dettagli, guarda il mio video, nell’articolo: “Il mio mini auto camper“.
Grazie ad un attenta progettazione e realizzazione dei paraurti, in oltre, l’aumento di peso è stato contenuto in appena “6” Kg complessivi.
Di seguito, ti mostro la mia auto, dopo gli interventi appena descritti.
Successivamente alle operazioni eseguite sulla parte meccanica, ho provveduto alla modifica di un elemento della carrozzeria.
Il cofano motore
La maggior parte delle componenti elettriche e alcuni altri accessori, sono stati alloggiati nel vano motore. Per farlo, si è resa necessaria, la sostituzione del cofano anteriore, con uno in vetroresina, auto costruito. Tutti i dettagli, li trovi nell’articolo: “il cofano in vetroresina“. La nuova altezza, “+8” cm e l’attento riposizionamento di alcuni elementi, mi hanno consentito di inserire all’interno del vano, una seconda batteria per i servizi, l’inverter, il carica batterie, il compressore e i suoi accessori.
Le modifiche estetiche, dovevano terminare quì. Non volevo un auto troppo appariscente. Gradivo che sembrasse più originale possibile, ma poi…
Il tetto sollevabile
E’, l’eccezione, che conferma la regola. Salito, su un furgone di un amico, che lo aveva come primo equipaggiamento, mi si è aperto un mondo di opportunità . Non ho resistito. Ho rimesso mano al progetto e attuato i cambiamenti necessari. Anche in questo caso, se vuoi approfondire l’argomento, leggi, o ascolta, l’articolo: “Il tetto sollevabile“.
Conclusioni
La Tata Safari è l’autoveicolo che soddisfa le mie esigenze. Nonostante i “problemini” di percorso, sono molto entusiasta. In tutta onestà , se si ripresentasse l’occasione, rifarei la stessa scelta. Magari, però, opterei per il modello con il motore con più cubatura… una ventina di cavalli in più, sicuramente, aiutano.
Negli articoli che seguiranno, ti mostro i lavori che ho svolto. Una guida, passo passo, che puoi utilizzare per realizzare il tuo progetto. Colgo l’occasione, per ricordarti l’importanza, di un buon piano di lavoro. Ti consiglio la lettura dell’articolo: “Come realizzare un piano di lavoro“. Troverai, un semplice metodo, che potrai applicare da subito e ti permetterà di ridurre tempo e costi, in modo significativo.
Tu? Che auto avevi in mente? Se vuoi chiarirti le idee, o sei semplicemente curioso, di vedere le differenze tra le varie tipologie di autoveicoli, guarda l’articolo: “Quale auto scegliere“.
Se invece, hai già preso le tue decisioni e fatto le tue esperienze, aggiornami. Ci tengo molto, a sapere il tuo punto di vista. Anzi, non vedo l’ora.
Nel frattempo, ti auguro una buona navigazione.
Ciao, a presto.

Ciao, sono Lucio, Webmaster ed editor di miniAutocamper. Copy, blogger, graphic e web designer freelance. Mi occupo di consulenza e formazione. Amo realizzare ogni genere di idee, ma non inizio mai nessun lavoro senza la certezza di un valido risultato finale. La mia esperienza a Tua disposizione per aiutarti a dar vita al tuo progetto.